Dite addio alle vecchie lampadine ALOGENE
“Il vero risparmio energetico passa anche da qui. Fresco di conferma, il decreto sulla detrazione per gli interventi di risparmio energetico si presenta con un’ inaspettata novità. Un caso concreto di risparmio energetico a seguito di un intervento di relamamping.”
Il risparmio energetico è un tema sempre più attuale, che inevitabilmente ricomprende anche il campo dell’illuminazione. Preferire una lampadina a risparmio energetico rispetto alle obsolete lampada ad incandescenza è ormai una tendenza comune per tutti i consumatori.
Ma in realtà, quanto sapete sul tema del risparmio energetico? Avete mai sentito parlare di relamping, efficienza energetica, check-up energetico?
Oggi tendiamo ad associare il risparmio energetico semplicemente alla sostituzione delle vecchie lampadine ad incandescenza, o le classiche alogene con attuali lampadine fluorescenti (parliamo sempre delle lampadine a risparmio energetico). Ma andiamo con ordine, partiamo da una buona notizia:
Le detrazioni fiscali per interventi di risparmio e riqualificazione energetica: è notizia di questi giorni (giugno 2013), ed è una buona notizia, la conferma, da parte del Consiglio dei Ministri, della proroga del Decreto sulle detrazioni fiscali per interventi di risparmio energeticoe riqualificazione (decreto 55 o Ecobonus). Sulla base del testo approvato il beneficio delle detrazioni è previsto fino a Dicembre 2013, detrazione che sale dal 55% al 65%. Slitta anche la scadenza per la detrazione del 50% per opere di ristrutturazione.
Cos’è il relamping?
Letteralmente il relamping indica la sostituzione di lampade che, in un sistema di illuminazione, risultino inefficienti e quindi causa di sprechi energetici, alogene o ad incandescenza, con lampade a led, in grado di abbattere lo spreco energetico, pari (a volte anche una con maggiore) resa luminosa, e con durata superiore in termini di ore. La sostituzione dei corpi luminosi inefficienti avviene tramite una semplice operazione di tipo plug&play, vale a dire senza alcun intervento sulla struttura già esistente dell’impianto luminoso. Si tratta semplicemente di sostituire la lampadina già esistente con una nuova che garantisce minore spreco energetico (leggete anche risparmio energetico) e una maggiore durata (leggete anche come minore costi di manutenzione)
A chi si rivolge il relamping?
Dai dati statistici, poco incoraggianti, pubblicati da Confartogianato, risulta come uno dei primi svantaggi competitivi delle nostre aziende sia rappresentato proprio dall’elevato costo sopportato per l’energia. In media parliamo di un percentuale pari al 31%, tradotto in soldoni, una cifra vicina ai 1800€ annui, in totale circa 7,9 milioni di euro annui rispetto alla media UE. Fate un attimo mente locale, nella vostra azienda, ufficio, albergo, negozio, show room, B&B, etc… quante sono le zone costantemente illuminate artificialmente? Provate a quantificare il potenziale risparmio in termini di consumo energetico e di manutenzione, lo faremo tra un po’ mostrandovi un caso pratico.
In ambito di edifici ad uso abitativo quasi tutti noi abbiamo provveduto a sostituire le inefficienti lampade ad incandescenza con lampade a risparmio energetico, pochi ancora hanno preso in considerazione la straordinaria possibilità di sostituire lampade alogene con corpi luminosi a led senza alcun intervento sull’impianto elettrico. Non sottovalutate questa possibilità, seppur con le dovute proporzioni (dovute principalmente al minor utilizzo) un risparmio è sempre un risparmio!
Come funziona il relamping
Il relamping, suppongo sia già chiaro, si basa fondamentalmente su due pilastri:
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1è di facile realizzazione (tenete ben a mente che si tratta di un procedimento plug&play, nessuna modifica sull’impianto già funzionante)
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2garantisce guadagni sia in termini di risparmio energetico nonché di manutenzione.
Qui in azienda abbiamo già realizzato con successo diversi interventi di relamping, per il quale è altamente consigliato procedere a talune valutazioni preliminari. Ricordate inoltre che per avere diritto all’eco-bonus (del quale abbiamo parlato in apertura) è necessario presentare una documentazione certificata da un professionista, che attesti la conformità dell’opera realizzata rispetto a quanto prescritto dal decreto.
Cosa intendiamo per sostituzione PLUG&PLAY?
Con il termine PLUG&PLAY intendiamo la sostituzione dei corpi luminosi che, a prescindere dalle predisposizioni già presenti sull’impianto, avviene in maniera diretta ed immediata. In poche parole: via la lampada inefficiente, dentro il corpo luminoso a risparmio. Ecco spiegata l’essenza del relamping.
Le quattro mosse vincenti
Le fase preliminare si compone di 4 punti fondamentali, ovvero:
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1.Check-up energetico: finalizzato all’individuazione delle fonti di spreco, e delle priorità di intervento. Costituisce il punto di partenza fondamentale per realizzare l’intervento di relamping in modo ottimale. Si tratta di una diagnosi puntuale e rapida che tiene conto della struttura dell’ambiente, dalle strumentazioni utilizzate nonché delle abitudini.
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2.Energy report: In “risposta” al check-up del punto precedente si provvede ad individuare le potenziali soluzioni al fine di arginare li sprechi energetici individuati, contestualmente si procede a calcolare il beneficio.
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3.Profilo dei bisogni di luce: terminata la fase di “calcolo”, valutati gli opportuni rimedi, tenendo ben presente le attività svolte all’interno dell’ambiente in considerazione, si scelgono gli interventi da attuare.
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4.Indicazione delle fonti luminose adatte: fase ultima, in senso cronologico, non per importanza. Qui si conclude l’importante iter preliminare al relamping, si procede alla scelta delle fonti luminose da utilizzare in sostituzione di quelle pre-esistenti.
Adesso è possibile effettuare materialmentee il relamping, possiamo procedere alla sostituzione dei corpi luminosi. Potremmo risultare ripetitivi, ma ci preme sottolineare come la sostituzione possa essere effettuata anche da un non-tecnico. Ad ogni modo, è sempre consigliamo, e lo facciamo anche in questa sede, farsi assistere da un professionista del settore.
Facciamoci due conti, un caso concreto
Nel seguente grafico abbiamo messo a confronto i dati relativi ad un impianto di illuminazione, composto da 11 corpi luminosi, inizialmente composto da lampade alogene, successivamente a seguito del relamping sostituiti con lampade a led a risparmio energetico. I dati dimostrano il guadagno effettivo in termini di risparmio energetico, di consumo e di costi di manutenzione, senza per altro rinunciare all’efficienza luminosa.
Impianto composto da 11 corpi luminosi, tempo medio giornaliero 10 ore, giorni di funzionamento 220 giorni
Facendo due calcoli rapidi, ipotizzando un costo medio dell’elettricità pari a 0,143 Euro/kWh, con un risparmio delle lampade a led intorno ai 990 kWh/anno, possiamo quantificare un risparmio annuo di circa 142 €, cifra che va sommata al risparmio che si ottiene abbattendo i costi di manutenzione e manodopera, pari allo zero in un sistema a led.
Ricapitolando, i vantaggi del relamping
Migliore utilizzo delle fonti energetiche, abbattimento degli sprechi e conseguente risparmio energetico fino al 50%.
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1.Abbassamento sostanziale dei costi di manutenzione grazie alla maggiore durata dei nuovi corpi luminosi, 8-10 volte superiore rispetto alle vecchie lampadine
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2.Vantaggi in termine di benessere: i nuovi corpi luminosi applicati sono altamente ecologiche (rispondono a pieno agli standard ISO 14001), a tutela anche la vostra salute in quanto prive di qualsiasi traccia di mercurio.
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3.Emettono luce pulita perché prive di componenti UV e IR
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4.Semplicità di installazione, le nuove lampadine a risparmio energetico si installano immediatamente, senza alcuna modifica sul vostro impianto
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5.Flessibilità: i nuovi punti luce a risparmio energetico offrono svariate soluzioni, essendo ad incasso.
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